Luna del Grano

Agosto segna l’inizio della stagione del raccolto con la celebrazione di Lughnasadh: la prima delle tre feste pagane del raccolto, che ha come protagonista pane/grano e cereali e questo Plenilunio è strettamente legato a questa festività e al periodo in generale; detta infatti Luna del Grano.

Il Grano simboleggia l’abbondanza e la
ricchezza. Un campo pieno di spighe significa, infatti, la possibilità di mangiare, di trasformare quei frutti in cereali o pane e il termine stesso “Grano” è stato poi associato ai soldi.

Questo Esbat avviene nel periodo dell’espansione massima della natura, momento di raccolta; ci si nutre proprio di ciò che è stato seminato ed esattamente come è già stato fatto durante Lughnasadh è il momento di fermarsi e cogliere i frutti del proprio raccolto: ciò che è stato seminato sia materialmente, emotivamente che magicamente viene raccolto e ci si prende il tempo per ringraziare per l’abbondanza ricevuta affinché sia di buon auspicio per propiziarne la continuità nel futuro.

Consiglio di leggere l’articolo che ho scritto lo scorso anno sul Sabba Lughnasadh legatissimo per simbologia e significato con questa Luna Piena. ➡️ Lughnasadh

Inoltre giunge il momento di iniziare a pensare a cosa di nuovo vorremo far fruttare.

Il Plenilunio è nel segno dell’Acquario che ci invoglia ad essere eccentrici, rimando alla bella stagione, alle gite e alle amicizie estive; con quella voglia estrema di libertà.

Una combinazione astrologica votata per cui all’indipendenza, al cambiamento e all’anticonformismo. Ottima combinazione per chiunque abbia bisogno di energie che lo spingano a rompere vecchi schemi e regole che ormai stanno strette. Il tutto credendo fortissimamente nelle proprie capacità personali.

Ma in particolare come ci stiamo sentendo in questo periodo? Come ci sta influenzando la meravigliosa e luminosa Luna?

Personalmente essendo un segno di terra (Toro) trovo difficilmente armonia con influenze che mi portano ad essere anticonformista, legata come sono agli schemi e alla mia routine; infatti negli ultimi giorni sono molto nervosa e manchevole di doti comunicative, trovo difficile approcciarmi con l’altro ed è facile che ciò che dico venga frainteso o mal interpretato, ma non riesco ad avere la pazienza di spiegare e mettermi nei panni dell’altro per aiutare a comprendere il mio punto di vista (complicato quando sei una persona che basa tutto sulla comunicazione, verbale e non).

La Luna Piena in Acquario mi spinge ad essere più indipendente e a prendermi i miei spazi, anche calpestando, in buona fede, qualche piedino e mi porta a credere ancora di più in me e nelle mie doti personali.

Tirando le somme posso consigliare a tutte le persone che in questi giorni cadono vittime di facili litigi di respirare un momento e cercare di ragionare prima di prendere decisioni per la quale potrebbero pentirsi; l’Esbat dice proprio di fermarsi e riposare, anche se gli stimoli esterni portano a voler volare.

Le persone con un carattere meno “dirompente” del mio che hanno bisogno di una spinta per fare/ agire potranno cavalcare questo eccentrico Acquario e spingersi/ aprirsi un po’; mentre le persone che non sono “schiave” di certi schemi potranno farsi cullare da questo segno (soprattutto i segni di aria) e vedere dove li porta il vento.

Io e la mia dolce metà, anche lei segno di terra (Capricorno) cercheremo di ascoltarci di più, provando a non fraintendere e io proverò a godermi il mio meritato riposo (le ferie estive) ringraziando per ciò che ho e pensando a cosa vorrei coltivare e far fruttare per i prossimi raccolti, anche perché ormai l’Autunno è alle porte e con esso la stagione delle tenebre e il momento del riposo si dissiperà nel torpore perenne che contraddistingue la fredda stagione mischiato agli impegni che caratterizzeranno il periodo facendoci arrivare al prossimo momento di riposo (Dicembre) stanchi e affannati.

E voi? Cosa ne pensate? E come vi sentite in questo periodo?

Mabon

Mabon è la seconda festa festa del raccolto dopo Lughnasadh.

Abbiamo da poco ringraziato per l’abbondanza ricevuta, celebrato il lavoro svolto fino ad adesso e ci siamo anche fermati un poco per il meritato riposo estivo dopo un anno di lavoro; abbiamo, inoltre festeggiato con i nostri cari per commemorare tutti questi elementi culminando in grigliate e pranzi all’aperto il 15 Agosto.

Nei tempi antichi e ancora oggi per chi lavora la terra Lughnasadh è la prima festa che celebra il raccolto prima che la Terra “cada” nel riposo invernale, seguendo il progressivo nascondersi del sole, ma con il nuovo modo di vivere moderno e soprattutto per chi non è un coltivatore, non seguendo più i cicli naturali, mentre la terra si avvia al riposo Settembre sembra un nuovo inizio: si rientra dalle vacanze estive, riprende l’anno scolastico, l’aria si fa più fresca e frizzante dopo la calura estiva e per cui il corpo sembra più vivo ed energico; ci sentiamo carichi di stimoli e con grandi propositi di nuovi inizi, la terra va verso il riposo e noi pensiamo di volare come dei razzi.

Questa festa racchiude, infatti, in se una bivalenza e un equilibrio molto forti! Ma andiamo con ordine!

Il giorno in cui cade Mabon va tra il 19 e il 22 Settembre, come tutti gli equinozi la data cambia quasi ogni anno.
Esattamente come ad Ostara in questo momento luce e oscurità hanno la stessa durata, le ore luminose e le ore di buio sono pari, ovviamente perché la festività coincide con l’Equinozio d’Autunno. Dopo questa data le ore di buio prevarranno su quelle di luce fino a dopo Ostara.

Come detto: mentre la terra si prepara a “morire” noi ci sentiamo pieni di obiettivi, mentre ci crogioliamo nell’abbondanza del raccolto: mele, zucca, cannella e tutto si colora adorabilmente di arancione, mentre immaginiamo le nostre serate con una cioccolata o una tisana, le giornate però si accorciano e cadiamo inesorabilmente nelle tenebre; le prime piogge e l’aria più fresca ci attivano, ma nel contempo il nostro corpo ha bisogno di luce, luce che piano piano sta morendo e noi di conseguenza subiremo gli effetti letargici a Novembre.
Una cosa importantissima da fare per Mabon è per cui: equilibrio!

Immaginiamo di iscriverci in palestra, di svegliarci presto ogni mattina e fare quelle lunghe passeggiate che ci eravamo ripromessi di fare con il nostro cagnolino, abbiamo l’agenda piena di impegni, nel mentre vogliamo anche fare qualcosa di artistico non so mi iscrivo a pittura, ma voglio anche dedicarmi a me per cui coccole dal parrucchiere, o estetista, o mi prendo il weekend per fare delle gite con la persona che amo.

Bene amici è tutto bellissimo, ma se non mettete il freno arriverete alla prossima festività Samhain morti (per chi ha anche capito la battuta è bellissima, rido da sola). Correre così è un po’ come se nei tempi antichi avessero sprecato tutto il raccolto, visto che abbondante in quel momento, in feste e gozzoviglie per poi arrivare alle porte dell’Inverno senza nulla da parte.
La chiave di questa festività è equilibrio! Ringraziamo per l’abbondanza ricevuta, prendiamoci dei momenti per crogiolarci in questa abbondanza, ma non esageriamo, non sprechiamo e non “strafacciamo”. Tiriamo le somme degli obiettivi raggiunti fin qui, iniziamo a mettere le basi sui nuovi propositi, ma lasciamo andare! Non fraintendetemi ci sono quei progetti inevitabili che dobbiamo assolutamente mantenere: l’inizio della scuola e l’impegno di studiare e andare bene, la ripresa del lavoro con buoni intenti… e ci sono questi progetti che vorremmo intraprendere esempio: andare in palestra, ma quando e non dico se, ma quando perché succederà… quando sentiremo che siamo arrivati al limite dobbiamo lasciare andare. Non significa licenziatevi o mollate la scuola eh! Semplicemente lasciate andare quei comportamenti auto distruttivi e di stress che vi stanno portando all’esaurimento, concentrati sull’obiettivo con meno aspettative, fallire in qualcosa non è fallire in tutto, accettate che non potete controllare tutto, accettate che qualcosa che volevate fare, uno tra i propositi fatti ad Imbolc o non lo avete poi fatto oppure non è andato come volevate. Va tutto bene! Lasciate andare, ci sarà il momento per recuperare.

Voglio citarvi un pezzo della canzone “Mabon” di Lisa Thiel che riassume meravigliosamente tutto questo:

“And as we journey through the darkness And as we continue to descend We learn to let go of what obscures our soul And re-discover our true being in the endOh now is the time of the Harvest, As we draw near to the years end Now is the time of Mabon Autumn is the time to descend”
“E mentre viaggiamo attraverso l’oscurità E mentre continuiamo a scendere Impariamo a lasciar andare ciò che oscura la nostra anima E riscoprire il nostro vero essere alla fineOh ora è il tempo del raccolto, Mentre ci avviciniamo alla fine degli anni Ora è il momento di Mabon L’autunno è il momento di scendere”

Ribadendo ancora una volta l’essenza di questa festività è: dedicarsi alla riflessione e all’introspezione (lasciamo andare, fluire tutto ciò che non è andato), bilancio sui dodici mesi appena conclusi e poi il momento ideale per sognare, desiderare e pianificare per i dodici mesi a venire, ma senza lanciarsi in mille progetti.

Come ad Ostara un bagno di Equinozio può aiutarvi a riequilibrare queste energie, consiglio di utilizzare oli essenziali alla lavanda e menta piperita!

L’olio essenziale alla lavanda è uno dei migliori mezzi da utilizzare per la purificazione, la protezione e i rituali di guarigione. Le sue proprietà calmanti aiutano a centrare la mente ed sono di grande aiuto per la meditazione. La lavanda è la pianta per eccellenza adatta per calmare una mente iperattiva e stabilizzare le emozioni. 

L’olio essenziale alla menta piperita, invece, quieta la mente, aiuta la concentrazione per lo studio e aiuta a concentrarsi sulle proprie intenzioni. Può essere usato per rituali di protezione e pulizia. Elimina dalle emozioni persistenti ed elimina paure o attaccamenti irrazionali. È un buon olio per cercare direzione e chiarezza mentale. 

Queste proprietà li rendono perfetti per riequilibrare. Riempite la vasca di acqua, una manciata di sale grosso e 5 gocce di olio sia di lavanda che di menta, se non avete la vasca potete preparare una boccetta con i medesimi ingredienti anche usando un contenitore vuoto di deodorante, mettete poi il composto di olio, acqua e sale sulla spugna e passatela sul corpo delicatamente lasciando che la pelle assorba le sue proprietà prima di lavarvi e sciacquarvi.

Io ho la fortuna di avere la vasca e spesso mi dedico a bagni di purificazione, ma voglio cambiare argomento due minuti per farvi ridere raccontandovi questo aneddoto:
Questa Estate come avrete letto nei precedenti post io e la mia dolce metà siamo andate anche in un posto per una fuga romantica, dove c’era una grande vasca idromassaggio. Ecco per approfittare della grandezza della vasca abbiamo voluto improvvisare un bagno magico, ma non avevamo strumenti con noi e dato che in dotazione in camera c’era un bagnoschiuma alla rosa (ideale per le magie d’amore e uno degli afrodisiaci per eccellenza), lo abbiamo messo nella vasca azionando l’idromassaggio, anzi diciamo la verità… L’idea era comune, ma le dosi le ha fatte Hele… beh… le è sfuggita la situazione di mano! Mentre olio e sale non fanno una grande schiuma, anche se il sale da bagno può colorare l’acqua, il bagnoschiuma ovviamente fa moooooltissina schiuma!
In ogni caso l’aroma di rosa ha invaso la stanza compiendo il suo dovere!

Tornando alla festività:

In questo momento notiamo la natura mutare, gli alberi perdono le foglie i colori da verdi intensi cambiano prendendo sfumature d’arancio. La rigogliosità estiva lascia il posto alle prime piogge e alla nebbia, i fiori seccano e i gambi delle piante muoiono, molti animali e gli abitanti del piccolo popolo si ritirano tornando in letargo.

La Dea che era fanciulla ad Imbolc e ha trovato il suo compagno a Beltaine si fa crona, anziana e ritirandosi prepara la terra a fermarsi e riposare fino alla morte per poter poi rinascere a nuova vita in questo ciclo continuo.

Nella mitologia Celtica oltre ad essere il nome di questo Sabba è il nome del Dio Bambino, il portatore di luce simbolo della giovinezza, dell’immortalità, della vegetazione, dei raccolti e della caccia.
A soli tre giorni dalla sua nascita Mabon (Dio Sole Bambino) fu strappato dalle braccia di sua madre (La Dea Madre Modron) e portato nell’Ade cosicché non potesse più splendere, ma trovò il modo di rinascere come nuovo seme rifugiandosi nel grembo della Grande Madre per poi rinascere riportando la Luce alla natura.

Un’altra versione del mito narra, invece, che Mabon fa rapito 3 giorni dopo la sua nascita proprio da sua madre Modron che lo relegò nell’oltretomba celtico (che è ben diverso dall’Ade che troviamo nella mitologia Greca con Ade e Persefone e moooolto diverso dalla concezione di inferno cristiana); l’oltretomba celtico è un luogo fatto di abbondanza di cibo e giovinezza eterna ed è così che Mabon acquisì l’eterna giovinezza, non sarebbe mai invecchiato e nemmeno morto in quanto non era comunque vivente allora trovò il modo di rinascere nuovamente tornando nel grembo di sua madre.

Questa come anche il mito di Demetra, Ade e Persefone narra della natura che perisce e si spegne, senza più la Luce che porta la scintilla per splendere e permetterle di nascere; come il sole del mattino ancora prigioniero della notte.

Questi miti danno appunto una spiegazione più visiva a ciò che sta accadendo alla Natura, il suo morire per poi rinascere.

Vi lascio dei consigli per allineavi a questa festività.

Oltre al –bagno di equinozio potete fare: -una torta di mele, simbolo di questa festività, ma vi parlerò della parte culinaria nel prossimo post “Cosa mangiare a Mabon”, che fa parte della nuova rubrica magica del blog.

rinvasare, potare o comunque prendervi cura delle vostre piantine! Stanno sfiorendo e andando verso il sonno invernale, togliete le foglie secche, sistemate la terra e cantate per loro. Io ho da poco tagliato via i gambi ormai secchi alle mie orchidee in attesa che spuntino i nuovi e verdi gambi che porteranno i fiori.

Come già detto più di una volta all’inizio di questo post: -meditate! Prendevi il tempo per fare il punto della situazione ed infine -lasciate andare.

Come potete decorare i vostri altari? Sbizzarritevi utilizzando i colori autunnali! Rosso, marrone, arancio, giallo e verde scuro; foglie, candele, mele come offerte, bastoncini di cannella e zucche (vere o finte). Se volete aggiungete anche alla stessa altezza una candela bianca e una nera ad indicare l’equilibrio tra luce e buio che questa festività porta con se.

E ora? Via alle foto delle nostre decorazioni!

Ghirlanda fuori la porta di casa
Altare della cucina
Altare di Hele
Mio altare
Con la meravigliosa candela di Mabon
Altare della camera da letto

E voi? Come celebrerete questo meraviglioso Sabba? Vi saluto e restate sintonizzati per la parentesi culinaria su questa festività!

Ps: vi lascio anche la poesia che ho scritto anni fa su Mabon contenuta nel mio libro di poesie “Magik”:

In questo giorno speciale sole e luna per le stesse ore possono regnare
Mabon è il nome di questo equinozio
Luce e tenebra occupano lo stesso posto
Giunge il tempo di contare i frutti delle nostre fatiche
E alle nostre spalle lasciar le persone nemiche
Tavole imbandite di colori autunnali,
Erbe secche, candele, foglie, mele e noci sono abituali
Nell’aria si respira incenso, petali di rose, castagne e foglie di vite
Sulla tavola nel centro spicca una sodalite

Cosa si mangia a Lughnasadh?

Dopo avervi descritto quasi tutte le festività volevo aprire questa parentesi dedicata in particolare al cibo, a cosa si mangia in ogni celebrazione della ruota dell’anno!

Arrivo un po’ in ritardo con questo articolo, se volevate degli spunti culinari per il periodo, ma ho preferito aspettare che passasse il “Lughnasadh period” per darvi un resoconto di cosa abbiamo mangiato noi!

Il primo piatto con cui, quest anno, abbiamo celebrato è stata una grigliata!

Alette di pollo e salsiccia di pollo e tacchino. Mia moglie ha lasciato marinare il pollo in un bagnetto di zenzero, miele, senape e limone prima di grigliarle; mentre ha cucinato la salsiccia in una padella in ghisa, ma prima l’ha lasciata marinare in arancia, zenzero, erba cipollina e… Nesquik!
Ebbene sì! Ha usato la polverina al cacao che accompagna le colazioni di molti. Il risultato è stato sorprendente e fenomenale! Sono rimaste succose, caramellate, con quel sapore dolciastro, ma delicato. Vi consiglio di sperimentare!

Una volta arrivate in montagna non potevamo non approfittare delle buonissime verdure dell’orto! Abbiamo gustato peperoni, melanzane e zucchine in un risotto; il riso è uno dei principali “frutti” della terra assolutamente adatto per consacrare questo periodo!

La scia di verdure, come detto, raccolte direttamente dall’orto ha continuato anche nei giorni successivi prima con un letto di peperoni e melanzane che accompagnavano un hamburger fatto sempre alla piastra…

E poi porri e pomodori lasciati un po’ in umido… (specificando che i porri non erano dell’orto).

In ogni festività, anche se in realtà proprio in ogni periodo dell’anno mangiare le verdure di stagione è l’ideale e melanzane, peperoni, pomodori e zucchine sono proprio tra le verdure d’Agosto! I porri sono fuori stagione in realtà li abbiamo usati per accompagnare quei dolcissimi e succosissimi pomodori appena raccolti, sarebbe la cipolla meglio ancora se rossa ad essere del periodo, ma ultimamente la trovo un po’ fortina e non riesco a gustarla degnamente.

Per concludere la mia amatissima moglie non chè assolutamente Strega del focolare (tra le altre cose) ha fatto la pizza in casa! Non si può celebrare degnamente il periodo del ringraziamento e del raccolto del grano senza gustare prodotti panari!

Ho voluto condividere con voi alcuni dei nostri piatti usati per celebrare questo periodo di ringraziamento, di festa e di riposo estivo, ma vi spiego meglio…

Il cibo tradizionale per Lughnasadh ovviamente è il pane o tutto ciò che è legato al grano, essendo la festa dedicata al primo raccolto, ma anche semi di mais, riso, come vi ho detto prima, o cereali in generale. Il consumo di pietanze a base di pane o pasta permette appunto di allinearsi totalmente allo spirito di questa festività.
Oltre alle già citate preparazioni di pane si può, inoltre, stuzzicare il proprio appetito con focacce, ma anche frittelle o crocchette di mais e risotti con verdure di stagione.
Non scordiamo, però, che è un Sabba dove regnano i momenti di festa, conviviali e di gozzoviglia! Ed ecco come nasce la tradizione delle grigliate d’Agosto! Non era insolito per una festività tanto importante decidere di sacrificare una mucca, un maiale o entrambi; si lavorava duramente nei campi sotto ai raggi dell’ultimo Sole cocente, bisognava rifocillarsi degnamente!

Via via specialmente in Italia ha preso sempre più piede la tradizione di fare grigliate specialmente il 15 Agosto in occasione del Ferragosto.

La grigliata è diventata un momento topico in Agosto come lo è scartare i regali sotto l’albero, o aprire uova di cioccolata. Si sta all’aperto coccolati dal Sole, con le persone a cui si vuole bene, si condivide cibo e aneddoti avvenuti nell’anno; senza saperlo pienamente immersi nello spirito di questo Sabba! Specificando che le grigliate non devono essere per forza di carne, come già detto ci sono ottime verdure di stagione che grigliate sono davvero la fine del mondo! Avete mai provato l’insalata di verdure grigliate? Noi per il periodo di Lughnasadh dell’anno scorso eravamo in “pulizia” dalla carne, almeno una volta all’anno per un periodo lo facciamo per purificazione del nostro fisico, non siamo vegetariane, ma purtroppo la nostra società non tratta più la carne come una volta essendoci una richiesta tale da non permettere di dedicarcisi, ma puntando alla grande quantità…

Anche questo colorato piatto merita tantissimo!

E voi? Vi siete allineati con questa festività attraverso l’alimentazione? Userete questi suggerimenti come spunto per il prossimo anno?

Vi saluto e vi anticipo che uscirà presto l’articolo dedicato alla prossima festività ormai alle porte, Mabon!

Benedizioni a voi

Vacanze montanare

Era dall’Estate 2017 che non passavo più di un weekend nella casetta in montagna. L’ultima Estate lì l’avevamo passata con mia mamma, senza andare in altri posti, perché poi a Dicembre di quell anno ci saremmo sposate e stavamo risparmiando. L’Estate dopo ero andata solo qualche giorno al mare, poi mamma stava male, infatti è mancata proprio poco dopo Ferragosto e poi apparte delle gite in giornata o dei weekend non sono più salita.
Confesso che salire mi lascia sempre dei sentimenti contrastanti… Io e mio fratello tra una cosa e l’altra abbiamo lasciato tutto come quando avevo 16 anni… La nostra stanzetta, la camera dei miei, foto e soprammobili. Papà è mancato nel 2009 e mamma non aveva cambiato nulla della casa, piano piano aveva solo tolto i suoi vestiti e le scarpe, ma lasciando dettagli come il posacenere, gli orsetti militari che gli avevamo regalato… Mancata anche lei io e mio fratello non abbiamo poi tolto nulla, i suoi abiti ancora nell’armadio, fazzoletti di stoffa nel cassetto del comodino, i suoi foulard che hanno mantenuto il suo profumo.
Quest anno come ho già raccontato, merito o colpa dell’emergenza sanitaria non abbiamo organizzato nulla e la casa in montagna è sempre un rifugio sicuro.

Prima sera tempo di sistemarci mi sono messa lì con calma e ho strappato qualche cerotto svuotando quanto meno il comodino di mamma e parte dell’armadio, poi io e Hele non usiamo la cameretta di quando ero ragazzina, ma la stanza che era dei miei quindi era decisamente il momento di renderla più nostra!
Il progetto è quello di trasformare la casa in rifugio mio e di mio fratello per quando abbiamo bisogno di evadere e passare del tempo fuori Torino ognuno con la propria moglie. Per cui la stiamo personalizzando a modo nostro: noi abbiamo messo il nostro altare da trasferta, lui si è fatto un impianto di luci sopra al letto che sembra di essere a Las Vegas ogni volta che accendi. Ho riabilitato i mobili del balcone per poter mangiare fuori con vista montagna o anche solo sedersi fuori, respirare un po’ di aria pura e godere dell’ombra dell’ombrellone per evitare ustioni. Lui ha fatto un fantastico impianto TV con un televisore nuovo che avesse le app per poter usufruire di tutte le piattaforme streaming: Disney +, Netflix, Amazon Prime, Now TV; insomma rispetto a prima che si vedeva solo la Rai un grandissimo cambiamento! Ha anche messo la rete internet con il telefono di casa e finalmente basta con saponette e pennette con sim provvisorie con promo dati.

Altare in trasferta
Pranzo sul balcone

Le giornate in quel di Locana scorrono tranquille! La notte dormendo con coperta e piumone, di giorno con sole e caldo fuori, ma in casa la temperatura non supera i 24º.

Pranzi sul balcone, serie TV, puzzle impossibili, serate in compagnia degli amici che abitano nella villa a fianco e che sono anche i proprietari del ristorante sotto casa loro; posto meraviglioso dove spesso mangiamo specialmente nelle occasioni come Ferragosto o semplicemente prendiamo un dolcino dopo cena fermandoci poi a chiacchierare con loro che a quell’ora sono verso chiusura e hanno più tempo.
Non mancano anche gite ed escursioni, in particolare quest anno siamo andate a vedere l’altare celtico: la scarpinata per me non è stata facile perché c’era un’altissima salita, ma quando arrivi nel territorio inizi a respirare magia! Si sente proprio l’energia di qualcosa di antico, una magia pura e forte.

Per queste vacanze e per celebrare degnamente il periodo di Lughnasadh avevo deciso di dedicarmi a me: tempo del riposo, di cura di se e delle persone a cui tieni o meno fortunate e momento per fermarsi guardare cosa si ha e ringraziare. La gita all’altare celtico è stata di ispirazione, ha sbloccato una parte di introspezione che mi ha poi permesso di vivere la vacanza e il luogo con occhi diversi; anche per Hele è stato così, tanto che più di una volta guardando i paesaggi ci siamo sentite come se la natura fosse più bella del solito, più rigogliosa e che lo fosse per noi, per permetterci di ammirarla.
Tornata dalla gita mi sono sentita in contatto con ogni elemento, una sensazione dentro me così naturale e speciale… Ogni mattina e poco dopo pranzo si alza il vento dove abbiamo la casa e sentivo proprio lo Spirito dell’Aria sussurrarmi. Il verde della montagna, come ho detto, quest anno è stato così rigoglioso da farmi vedere un paesaggio nuovo, come se lo Spirito della Terra volesse farmi vedere quanto rigogliosa può essere in questa stagione. Il sole così caldo e vicino, una palla luminosa che capeggiava nel cielo fino a quando spariva dietro la montagna, mi dava un abbraccio confortevole e lo Spirito del Fuoco rovente mi sfiorava la pelle con le sue carezze. Fino ad arrivare al torrente Orco che domina tutte le valli del Canavese e che scroscia proprio davanti casa facendo sentire la sua voce ininterrottamente giorno e notte e guardando quel manto verde azzurro sentivo di guardare dritto negli occhi lo Spirito dell’Acqua.

E così ci siamo dedicate molto a noi stesse e l’una all’altra; abbiamo decisamente evitato occasioni mondane o semplicemente contatti con altri, se non sporadici momenti. Siamo rimaste noi due, le gite, le passeggiate, il relax, Outlander visto grazie a Now TV, le verdure dell’orto, la pizza fatta in casa, le serate sotto le stelle e la nostra pelosetta.

Verdure dell‘orto
Pizza fatta in casa

Oltre alla visita all’altare Celtico abbiamo fatto la passeggiata “turistica” per il paese, andando verso l’area adibita per i camper dove hanno messo una staccionata e creato proprio un percorso passeggiata, stile: quando abiti in un posto non ammiri mai davvero cosa può offrirti perché non lo vedi da visitatore e così abbiamo provato ad ampliare i nostri orizzonti visitando posti “scontati”; il risultato è stato qualcosa di magnifico!

Siamo anche scese nei paesini poco più sotto per fare aperitivo e spese varie, sostanzialmente sono state vacanze votate esclusivamente al relax!

Il giorno di Ferragosto siamo andate a pranzo dai nostri amici che hanno il ristorante! Un menù assolutamente fantastico! È stato tutto così sublime che non ho nemmeno fotografato i piatti, ci siamo mangiate tutto man mano che veniva servito il menù.

Ecco il menù!
Unica foto scattata a tavola a Ferragosto

Sono riuscita a fotografare le varie leccornie gustate negli altri giorni!

Focaccia con lardo
Cenetta decisamente carnivora
Un dolce che non fa mai male!

Semplici e piacevoli queste vacanze montanare! E per concludere le vacanze abbiamo deciso di passare ancora un weekend nella suite tematica Marrakech a Novara prima di riprendere a lavorare!

Se lo avete perso trovate qui l’articolo sulla stanza Medioevale!

Weekend romantico

Nel mentre vi saluto e auguro a voi tutti un buon rientro!